Quiete

Attendere significa “Rivolgere l’animo a…”.
Ho sempre vissuto l’attesa come un momento di noia, di fermo, di sospensione, senza mai cogliere l’aspetto tensivo e di speranza che si cela dietro questo termine.
La fase di attesa nasconde un forte desiderio di ricerca e maturazione, ed è reale e veritiera solo se ci si abbandona ad essa nutrendo una volontà alla realizzazione dei propri desideri.
La creazione di questo album mi ha insegnato questo: prendermi cura dei momenti di attesa, perché prima o poi matureranno e daranno dei frutti.
L’essere umano in quanto animale sociale, per poter progredire e realizzarsi, ha bisogno degli incontri, delle relazioni o più semplicemente “degli altri”: questi ultimi, fondamentali per il mio percorso.
I musicisti che mi hanno accompagnato in questo lavoro sono stati essenziali; quando li ho conosciuti non avrei mai pensato che un giorno avrei realizzato un album musicale proprio con loro.
La nostra relazione non si limita ad un rapporto unicamente lavorativo e musicale, ma è andata oltre, si è radicata nell’animo di ognuno di noi alimentando legami oramai intimi di amicizia, divertimento e rispetto.
Con ognuno di loro ho potuto fare esperienze diverse, parlare di idee e ridere alle battute; è stato proprio questo mi ha permesso di poter portare a compimento questo lavoro con serenità e spontaneità, vivendo la registrazione in studio come un momento totalmente naturale.