At the First Light of Day
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Raccontare in poche parole questa lunga odissea richiederebbe un tempo considerevole, ma cercherò ugualmente di essere il più possibile chiaro e sintetico al tempo stesso.
L’idea di questo lavoro nasce da un lungo studio, iniziato circa sei anni fa, i cui punti cardine – e la conseguente sonorità – sono la musica e il folklore popolare, nonché le storie e le credenze, lo sciamanesimo, i riti e i culti dei popoli di ogni parte del mondo.
L’obiettivo che fin dall’inizio del percorso mi sono prefissato è stato quello di reinterpretare – o meglio “ricreare” – in modo personale i concetti di popolare e di folklore, elaborando una visione che non necessariamente corrisponde in modo filologico al modello, ma che riflette una mia percezione soggettiva, basata sul sincretismo e la pluralità culturale.
Questa visione personale e intima vuole evocare figure e paesaggi ancestrali che partono dai ghiacci, si insinuano nei fiumi, si perdono nei deserti e percorrono i sentieri meno battuti.
In ultima analisi ciò che pervade questa ricerca è la necessità urgente di (ri)creare quello che potremmo definire un rifugio, ovvero un mondo segreto – intimo – in cui perdersi e contemplare quell’immaginario che desideriamo esplorare.
In cuor mio nutro la viva speranza di aver perseguito tale obiettivo.
Gabriele Fava
Bæn (‘preghiera’ in islandese), Aruki Henro (‘pellegrino a piedi’ in giapponese), Elk (antica parola anglosassone usata per indicare l’alce o i cervidi di grandi dimensioni), Kulning (antica pratica canora svedese per richiamare il bestiame), Autólykos (personaggio della mitologia greca, nonno di Ulisse, nonché abile e famoso ladro)
Un ringraziamento speciale ad Anita Morelli, Ivana Vernizzi, Anna Caterina Fava, Francesca Pellegrini, Enrico Fava, Angela Malagisi, Roberto Bonati, Silvia Cerocchi, l’associazione Rocha Leone, l’associazione VocInArte e a tutti coloro che si sono prodigati per dar vita a questo progetto.
Bæn è dedicato alla memoria di Gianni Fava, Carmela Gardini, Raffaele Rinaldi e Vittorio Paini.
Up There è dedicato ad Anita Morelli.
Too Far è dedicato a Francesca Pellegrini e alla memoria di Bruce Chatwin.
Aruki Henro è dedicato a Giuliano Vernizzi.
Autólykos è dedicato a Lilli.
Bæn
Up There
Aruki Henro
Elk
The Novgorod Saga
Kulning
Creatures of the Wildest Imagination
Silent Sea
Colei che Cammina nella Notte
Autólykos
Too Far
All compositions by Gabriele FAVA
Gabriele Fava
Sax tenore e soprano,
flauti e percussioni
Tommaso Parmigiani
Chitarre elettriche e acustiche
Giancarlo Patris
Contrabbasso
Marcello Canuti
Batteria e percussioni
Registrato da Michele Bonifati e Matteo Pontegavelli
a Fieno Recording Studio, Spilamberto (MO)
Mix e Master di Michele Bonifati
Foto di Luca Vitali,
scattate nei pressi del Castello di Roccalanzona (PR)